Come ottenere una valutazione DSA: suggerimenti pratici

E’ molto comune che il sospetto che ci siano difficoltà nello sviluppo di alcune competenze del bambino, arrivi al genitore o alle maestre della scuola dell’infanzia anche prima che il bambino inizi la scuola primaria; nonostante questo non è possibile porre diagnosi prima della fine della classe seconda. 

Durante i bilanci di crescita, il pediatra è solito porre alcune domande per accertarsi che la crescita, in tutti i suoi aspetti, prosegui regolarmente. La prima cosa da fare dunque, in caso di sospetto è parlare con il pediatra, che potrà rilasciare un’impegnativa per un approfondimento specialistico presso il servizio territoriale di Neuropsichiatria Infantile (ASL). 

Una volta concluso l’iter ed ottenuta la diagnosi, è necessario consegnarne una copia presso la segreteria della scuola in modo che anche questa si attivi per la stesura di un Piano Didattico Personalizzato (PDP). All’interno del PDP verranno indicati gli strumenti e le misure utili per supportare il bambino nello studio. 

La diagnosi è corredata da un documento che esplicitata il modo in cui la problematica si manifesta nel bambino e quindi quali sono le misure d’aiuto ad egli più consone, quello che si chiama, in maniera un po’ asettica, profilo di funzionamento. 

A questo punto, grazie alle indicazioni contenute in questi documenti, è possibile richiedere supporto a professionisti esterni, generando così una rete a sostegno del benessere e della serenità del bambino.